Vitigni / Passerina

I-UBA-RA PA 18


VARIETÀ: PASSERINA Bianca, Clone UBA-RA PA 18

Costitutore: Università degli Studi di Bari e Agenzia Regionale di Sviluppo Agricolo - Abruzzo
Iscrizione al registro nazionale delle varietà di vite: G.U. n. 19 del 24 gennaio 2003.
Origine del clone: areale viticolo abruzzese, Pratola Peligna (AQ), individuato nel 1989.


CAMPO DI OMOLOGAZIONE E CONFRONTO
Ubicazione
(vigneti a confronto)
Agro di Casacanditella
Agro di Vittorito
(CH)
(AQ)
Forma di allevamento Spalliera Potata a Guyot bilaterale
Densità di impianto (ceppi/ha) 2.666  
Periodo di osservazione 1998 - 2003 e successivi  
CARATTERISTICHE DISTINTIVE RISPETTO ALLA MEDIA DELLA POPOLAZIONE
Grappolo: inferiore alla media varietale, conico, alato, lungo, più spargolo della media varietale, peduncolo corto.

Acino: medio-grande, rotondo, colore verde-giallo, un po’ puntinato.
Vigoria: nella media varietale. Fertilità: inferiore alla media

Produttività: medio-bassa, soprattutto nei primi anni di produzione

Notizie sulla Varietà

Vitigno a bacca bianca molto antico originario del Centro Italia, fascia adriatica. Per decenni è stato confuso con altri vitigni, spesso associato al Bombino Bianco e al Trebbiano Toscano. Certamente appartiene alla vasta famiglia dei Trebbiani, coincide con il Pagadebito Gentile romagnolo ed è, forse, una mutazione genetica del vitigno Biancame. Di fatto ha una cospicua bibliografia e numerose citazioni da parte di noti ampelografi del 1800 e 1900, dall’Acerbi, al Molon, dal Viala e Vermorel al Di Rovasenda. E' attualmente diffuso nelle Marche, in particolare nel Piceno, in Abruzzo, po’ in Emilia Romagna e nel Lazio, quasi esclusivamente in provincia di Frosinone. Ha attraversato decenni di grande crisi a partire dagli anni '60 quando è stato significativamente sostituito con il Trebbiano Toscano, più vigoroso e produttivo ma di minor qualità, al contrario la Passerina garantisce buoni vini e propensione all’appassimento.

Il suo nome deriva probabilmente dal fatto che, spesso, i passeri ne beccano gli acini attirati dalla qualità della polpa. E' conosciuto con molti sinonimi: Uva Passera, Trebbiano di Teramo, Campolese, Caccione, Uva d'Oro, Uva Fermana, Cacciadebiti, Pagadebiti (da molti nomi si deduce come, in epoca passata, era considerata uva di buona produttività e di sicuro reddito).E’ presente in Abruzzo su circa 120 ettari soprattutto nell’entroterra collinare. Caratteristiche ampelografiche: foglia media, pentagonale e pentalobata. Grappolo medio-grande, piramidale o conico, di media compattezza o quasi spargolo, a volte alato. L'acino ha colore giallo-oro con buccia spessa, pruinosa e consistente. Di norma necessita di potature abbastanza lunghe. Matura intorno alla fine di Settembre e garantisce una buona produttività e vigoria. E’ un vitigno molto versatile che permette diverse forme di allevamento.

La caratteristica di questo vitigno è una buona capacità di accumulo di zuccheri accompagnata però da una non del tutto corrispondente diminuzione delle componenti acide in epoca di vendemmia. Si caratterizza quindi molto spesso per una buona acidità. Alcuni dei componenti polifenolici presenti in quest'uva sono di una certa rilevanza dal punto di vista salutistico, molecole quali idrossitirosolo, quercitina glucuronide e acido glutationilcaftarico. Da circa in decennio, le uve di Passerina iniziano con frequenza ad essere vinificate in purezza. E' sicuramente molto versatile, adattandosi, grazie alla buona acidità, alla produzione di Spumanti, Vin Santo, Passiti e anche Vino Cotto. Si presenta generalmente con un colore giallo paglierino con riflessi verdolini.

I profumi tipici sono di frutta esotica, agrumi e miele oltre ad una componente erbacea e ad una leggera speziatura. In bocca spicca per acidità e, in genere, buona sapidità e per un finale tipicamente amarognolo. Nella versione Vin Santo invece presenta caratteristiche note di frutta secca, zabaione, spezie, creme caramel, vaniglia e una buona propensione all'invecchiamento, almeno nei prodotti di qualità. Dopo la significativa presenza in diverse IGT e in uvaggio nella DOC Trebbiano d’ Abruzzo, nella DOC Controguerra, dal 2010, con il riconoscimento della «DOC Abruzzo Passerina» più cantine hanno iniziato la produzione di questo nuovo vino.

FASE FENOLOGICA
EPOCA
Germogliamento
17/04 Medio-tardiva
Fioritura
07/06 Media
Invaiatura
23/08 Medio-tardiva
Maturazione
02/10 Medio-tardiva
SUSCETTIBILITÀ MALATTIE CRITTOGAMICHE (%)
CLONE
Botrite
10% Bassissima

Oidio
30% Medio bassa


CARATTERISTICHE PRODUTTIVE
CLONE
Fertilità reale
1,20
Produzione per ceppo (Kg)
4,69
Numero grappoli/ceppo
20,4
Peso medio grappolo (g)
230
Peso medio acino (g)
2,60
Peso legno potatura (g/ceppo)
1150
Indice di Ravaz:
4,08
PARAMETRI ENOCHIMICI
CLONE
Zuccheri (° Brix)
21,50
pH
3,26
Acidità totale (g/l)
6,82
Ac. Tartarico (g/l)
5,09
Ac. Malico (g/l)
1,94

DESCRIZIONE ORGANOLETTICA

La produttività buona ma non eccessiva, ha consentito al clone di manifestare le sue caratteristiche enologiche rivelatesi piuttosto buone e superiori a quelle dello standard di riferimento territoriali. I vini sono di colore giallo paglierino, a volte con riflessi leggermente ambrati, caratterizzati da buon estratto e buona dotazione polifenolica.
L’analisi sensoriale ha evidenziato un bouquet interessante e abbastanza complesso in cui spiccano i profumi fiorali, fruttati (frutta esotica), speziato ed erbaceo. Al palato i vini si presentano ben strutturati, gradevoli, armonici e persistenti, debolmente amari.

ANALISI SENSORIALE

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